Pronti per guardare la prima prova in esterna di MasterChef 13 il talent culinario in onda su Sky e NOW? In attesa della programmazione dalla serata di giovedì 28 dicembre scopriamo qualche segreto con Rita Monforte, protagonista apprezzata di MasterChef 11. Cercheremo di scoprire con la chef catanese i piatti che le brigate rossa e blu dovranno cucinare – un articolo La Terra del Gusto– E una occasione per una breve intervista a Rita
Rita Monforte: ha portato Catania e la sua cucina a MasterChef 11
Abbiamo conosciuto e apprezzato Rita Monforte e la sua idea di cucina nella undicesima edizione di MasterChef Italia. Eliminata dopo uno Skill Test che, nonostante il miele, si era rilevato amaro per la chef catanese.
Il piatto proposto, Non mollare mai, una tartelletta di frutta con crema pasticciera, miele e favo crudo, non era riuscito a convincere Barbieri, Cannavacciuolo e Locatelli, i giudici di quella edizione. Rita, da molti considerata sui social una delle favorite per la vittoria finale, era stata eliminata e costretta ad abbandonare la cucina di MasterChef 11.
MasterChef 13: prima prova in esterna a Messina in Piazza Duomo
Tutte le edizioni di MasterChef Italia sono iniziate sempre in gran segreto, senza mai sapere quando terminavano i casting e iniziavano selezioni e riprese, da montare nei vari episodi da trasmettere come ormai tradizione a dicembre, su SKY e Now.
Per MasterChef 13 le cose stanno andando diversamente, con qualche indiscrezione sulle location, ma per motivi organizzativi e, volendo, di “ordine pubblico”. Come per la prova in esterna nella bellissima Piazza Duomo di Messina: la richiesta delle necessarie autorizzazioni per bloccare l’accesso e consentire le riprese a reso pubblica la location. Ma in perfetto stile MasterChef Italia non è filtrato niente altro.
Noi quindi possiamo soltanto provare a ipotizzare quali potrebbero essere i menù che impegneranno le due brigate in cui saranno divisi gli aspiranti chef componenti la MasterClass di questa edizione. Lo chiediamo a Rita Monforte, apprezzata concorrente di MasterChef 11 e ovviamente, da chef catanese, dentro ai “segreti” delle ricette di Messina.
Alcune domande a Rita Monforte
Bentrovata Rita. Dopo MasterChef la tua visibilità è cresciuta e molto: come vivi questa notorietà?
MasterChef è stata un’esperienza incredibile, che mi ha permesso di mettermi alla prova in cucina e di mostrare la mia passione per il cibo ad un vasto pubblico. Dopo il programma, la mia visibilità è cresciuta notevolmente. I social mi hanno permesso di connettermi con tanti appassionati di cucina e di condividere le mie ricette e le mie esperienze culinarie. Ho avuto l’opportunità di partecipare ad alcuni eventi dedicati al mondo della ristorazione e tantissimi show cooking. Un’altra esperienza gratificante è stata la conduzione radiofonica di un programma con Elena su Radio web 108. Insieme abbiamo avuto la possibilità di parlare della nostra cucina e delle nostre ricette tradizionali, raccontando le nostre esperienze con semplicità e naturalezza. In questo appuntamento settimanale, abbiamo potuto raccontare della nostra passione per la cucina e parlare con tante persone appassionate di cibo. Parlando del mio rapporto con la notorietà, devo dire che mi capita spesso di essere fermata e riconosciuta per strada, e sapere di aver lasciato un segno nel cuore delle persone, è qualcosa che mi riempie di gioia. Mi piace pensare di poter essere utile agli altri attraverso la mia cucina, e questo mi gratifica profondamente. Insomma, sono molto grata per tutte le opportunità che ho avuto dopo MasterChef, e non vedo l’ora di continuare a coltivare la mia passione per la cucina e di incontrare tante altre persone appassionate come me.
Come si è evoluta la cucina di Rita con la partecipazione a MasterChef?
L’esperienza a MasterChef è stata molto importante per il mio percorso di crescita come cuoca. Grazie alle indicazioni dei giudici, ho imparato ad avere una maggiore cura nell’impiattamento delle pietanze, rendendo i miei piatti più belli e accattivanti anche a livello visivo. Tuttavia, l’esperienza più significativa che ho fatto è stata quella al Belmond Grand’ Hotel Timeo, 1 stella Michelin dove lo Chef Roberto Toro mi ha aperto le porte della sua cucina. Ho avuto la fortuna di lavorare insieme a due capi partita, Daniele e Riccardo, che mi hanno insegnato molto sulla cura e la tecnica e di come lavorare gli ingredienti. La mia cucina è sempre stata un omaggio alla Sicilia e alle sue tradizioni culinarie, ma nel tempo ho compreso che dobbiamo essere sempre più attenti alla salute e all’ambiente. Così, ho deciso di cambiare verso un approccio più green e sostenibile. Oggi scelgo ingredienti locali e biologici, provenienti da coltivazioni a km zero. Ho eliminato i prodotti trasformati e industriali, preferendo alimenti freschi e naturali, e ho deciso di utilizzare solo prodotti stagionali, per preservare il sapore e la genuinità dei piatti. Per le preparazioni utilizzo tecniche di cottura che non danneggiano le proprietà nutrizionali degli alimenti, come la cottura a vapore o la grigliatura, e ho ridotto notevolmente l’utilizzo di grassi e oli. Un’altra scelta importante è stata quella di ridurre il consumo di carne, optando per piatti a base di pesce o verdure, ma anche introducendo nuove proteine vegetali, come i legumi. Oggi, cucinare per me significa anche rispettare la natura e il nostro pianeta, con piatti gustosi e nutrienti, ma anche consapevoli e sostenibili.
Rita, nuovi progetti e nuove collaborazioni in vista?
Sto lavorando su due progetti molto importanti per me legati alla cucina e alla TV. Sono progetti ambiziosi che spero possano portare la mia cucina e la mia passione per il cibo a un pubblico ancora più vasto. Inoltre, è un grande onore poter collaborare con la scrittrice Debora Scalzo per la pubblicazione del mio primo libro di cucina. Sono emozionata di poter condividere tutto ciò con voi, e non vedo l’ora di poter mostrarvi il frutto del nostro lavoro.
La tua Sicilia a MasterChef 13, a Messina. Come vivono gli aspiranti chef una prova in esterna?
Una prova in esterna è spesso una delle sfide più temute, poiché comporta una serie di difficoltà che possono mettere alla prova nostre abilità e le capacità di adattamento. Durante la prova, si deve preparare un intero menù, che può comprendere diversi piatti, in un luogo diverso dallo studio di MasterChef, spesso all’aperto e in condizioni non sempre ideali. Inoltre, gli ingredienti a disposizione durante una prova in esterna possono essere poco conosciuti o addirittura sconosciuti, il che richiede una grande capacità di improvvisazione e di utilizzo creativo degli ingredienti a disposizione. È essenziale lavorare in modo coordinato e collaborativo all’interno della brigata, mettendo da parte simpatie e antipatie personali per raggiungere l’obiettivo comune. La capacità di gestire i rapporti interpersonali e di lavorare in sinergia con gli altri membri della squadra è fondamentale per il successo della prova. Dal punto di vista personale, una prova in esterna può essere molto impegnativa dal punto di vista emotivo, poiché si deve saper gestire non solo la pressione della sfida in sé, ma anche il fatto di trovarsi lontani dalla comfort zone dello studio di MasterChef. Tuttavia, la capacità di gestire lo stress e di mantenere la concentrazione anche in situazioni difficili rappresenta una delle abilità chiave che i concorrenti devono dimostrare durante la competizione. In sintesi, è una delle sfide più impegnative e stimolanti, poiché richiede una grande abilità culinaria, organizzativa e di gestione dello stress. Tuttavia, è anche un’occasione unica per mettersi alla prova e dimostrare le proprie capacità culinarie in un ambiente sfidante ma altamente formativo.
Catania e Messina, vicine ma anche lontane, in particolare a tavola. Cosa hanno in comune oltre a cannoli e arancini?
Catania e Messina, condividono alcune caratteristiche culinarie della cucina siciliana. Entrambe le città hanno piatti tipici a base di pesce fresco e frutti di mare, pasta condita con sughi ricchi e saporiti, formaggi locali e dolci tradizionali come cannoli e cassata siciliana. Inoltre, entrambe le città sono famose per il cibo di strada, come arancini, focacce, e carne arrostita per strada. Chiunque abbia avuto la fortuna di visitare la Sicilia può confermare che la tradizione gastronomica siciliana è veramente unica. Non appena si mette piede sul suolo siciliano, si può percepire l’aroma delizioso di piatti tipici e street food che si trova ovunque. Il mix di ingredienti della terra e del mare crea un sapore mediterraneo unico che esplode in bocca con ogni morso. Immaginatevi di essere seduti in una piccola osteria lungo la costa, dove il pesce fresco viene cucinato in modo semplice ma delizioso, con l’aggiunta di limone, olio e prezzemolo. Oppure, potreste essere seduti in un caffè storico di Catania, dove il profumo di cannoli appena sfornati riempie l’aria. O ancora, potreste camminare per le strade, dove gli arancini fritti al momento vengono venduti in piccoli chioschi per strada. La cucina siciliana non è solo un insieme di piatti, ma una vera e propria esperienza che coinvolge tutti i sensi. La vista, l’olfatto e il gusto vengono stimolati da una vasta gamma di colori, sapori e profumi intensi.
Raccontare un territorio con i suoi piatti: quali potrebbero essere menù per le due brigate?
Eccoti due possibili menù messinesi, uno a base di carne e uno a base di pesce, con le classiche 4 portate:
Menù di carne
Antipasto: Pidone Messinese è la variante della più tradizionale pizza fritta, tanto che condivide gli stessi ingredienti e si presenta con la tipica forma del calzone. Primo: La Pasta ‘Ncaciata alla Messinese è un piatto tradizionale della città dello stretto ed uno dei piatti più conosciuti. Secondo: Le Braciolette, deliziosi involtini di carne che prima di essere messi sulla brace vengono marinate con olio EVO e spezie, così da rendere il piatto ancor più tenero e saporito, per poi essere cosparse di pangrattato abbrustolito. Infine, sulla bracioletta messinese vengono posti gli ingredienti per la farcitura, in cui non può mai mancare il caciocavallo, così da essere poi arrotolate e poste sulla brace. Dessert: Cannolo siciliano (cilindro di pasta frolla ripieno di ricotta dolce)
Menù di pesce
Antipasto: Sarde a beccafico (sarde farcite con pangrattato, uvetta, pinoli e aromi). Primo: Spaghetti alla ghiotta (La Ghiotta è un sugo che si ricava dalle cotture di pesce, che può essere utilizzato per la preparazione di numerosi piatti, dai primi ai secondi). Secondo: Stoccafisso alla messinese (Stoccafisso e Baccalà sono tra i principali ingredienti della cucina messinese, utilizzati per la preparazione di gustose specialità tipiche che vengono servite in tutti i ristoranti e trattorie del territorio). Dessert: Cassata siciliana (dolce a base di ricotta)
Ringraziamo Rita Monforte, è sempre un piacere ascoltarla: tanta passione nella sua cucina.
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