Scrivo nel web 2.0, in particolare di Pistoia e della sua enogastronomia, dal 2006. Ogni tanto capita che alcuni dei miei post, articoli o video abbiano visibilità anche fuori Pistoia. Ma non pensavo che i social e Google mi avessero reso visibile anche in Austria. Grazie Alpe Adria Magazin – pubblicato da La Terra del Gusto blog magazine
articolo pubblicato 9 novembre 2016 aggiornato 9 novembre 2025
Pistoia, 9 novembre 2025 – “Buongiorno, sono Beate Giacovelli una giornalista. Scrivo per la rivista austriaca di turismo Alpe Adria Magazin, nei prossimi giorni sarò a Pistoia per scrivere un articolo sulla vostra città. Ho inserito nel mio tour i ristoranti di cui parli spesso sul tuo blog e sui social.”

Ricevo questa telefonata all’inizio di novembre del 2016, mancano pochi giorni all’inizio dell’avventura di Pistoia Capitale italiana della Cultura 2017 e decido subito di fissare un appuntamento con la giornalista. Quando la incontro in piazza della Sala è appena arrivata in Città. E’ austriaca, ha sposato un italiano e vive a Milano. E’ corrispondente per l’Italia della piu’ seguita rivista di turismo in Austria, molto letta anche in Germania. Alpen Adria, una rivista mensile con oltre 80mila copie al mese.
Pistoia: che visibilità per la Capitale italiana del libro 2026?
Pistoia è tornata alla ribalta, Capitale italiana del Libro 2026. quale spazio sulle riviste e periodici anche online? Ci racconteranno ancora Beate Giacovelli e Alpen Adria? Vedremo!
Tornando alla Capitale italiana della Cultura 2017 la redazione della rivista Alpen Adria aveva deciso di dedicare un articolo per scoprire e presentare Pistoia, che poi sarebbe uscito con il nel numero di aprile 2017. Inizio della primavera, periodo nel quale i turisti austriaci e tedeschi programmano le ferie primaverili ed estive.
Beate, che si tratterrà due giorni a Pistoia, ha preso informazioni per la parte culturale dal sito del Consorzio Turistico Città di Pistoia e ha anche fissato una visita turistica guidata con una guida aderente al Consorzio. Per la parte enogastronomica, molto importante per la sua rivista e i lettori, si è basata su alcuni miei post, scegliendo tre ristoranti. Le sarebbero interessati anche altri due locali di cui ho parlato, ma erano chiusi per riposo settimanale. In ogni caso per tutti e cinque ci sarà spazio nella rivista.
Decido di seguirla nelle sue tappe a “tavola”, per carpire le sue impressioni sulla cucina pistoiese e magari qualcosa di più sui gusti dei suoi lettori. La giornalista mi confida di essere vegetariana ma che parlerà, se avrà l’occasione, anche di piatti di carne.
(N.d.r.) Una piccola e triste nota. La ristorazione a Pistoia è cambiata molto dal 2017! Alcuni dei locali citati in questo articolo sono chiusi, parliamo del Bonodinulla e dei Salaioli. Fortunatamente sono ripartiti, con nomi e progetti diversi.
La prima tappa, a pranzo è al Bonodinulla, il locale in via del Lastrone, che affaccia sulla Sala. L’occasione per conoscere un ingrediente della nostra tradizione, il baccalà. Per primo dei maccheroni al ragù di baccalà, per secondo baccalà dorato sopra una crema di ceci. Due piatti nuovi per la giornalista, che soddisfano il suo “palato” vegetariano. La colpisce particolarmente il primo piatto, dove la classica pasta fatta in casa pistoiese, i maccheroni, sono legati a un sugo per lei, e per molti, inusuale: l’anatra o in “gergo” pistoiese la nana,
Dopo un ottimo caffè, il Bonodinulla è anche “casa” della MokaJenne torrefazione storica pistoiese, Beate parte per la visita culturale, accompagnata dalla guida turistica Laura Galigani, che la guiderà alla scoperti di alcuni monumenti. La ritroverò a cena.
Mi racconta di essere stata particolarmente colpita da diverse chiese e dai pulpiti di San Giovanni e Sant’Andrea. E’ rimasta affascinata da Pistoia Sotterranea ed “emozionata”, come mi dice, dalla bellezza “unica” di Piazza del Duomo.
Per cena Beate ha programmato il ristorante I Salaioli, direttamente in piazza della Sala, con le proposte dello chef Giulio Pellegrini. Pappa al pomodoro e soufflè di verdure al tartufo. Rimane ovviamente colpita dalla pappa al pomodoro e dall’uso del pane toscano raffermo. Niente da dire, quando la pappa è ben fatta, come in questo caso, riesce a stupire tutti i palati, pur nella semplicità dei suoi ingredienti: un piatto di recupero che diventa gourmet!
Il giorno successivo incontro la giornalista in tarda mattinata, dopo che ha fatto un giro per le strade e stradine del centro. La prima tappa gastronomica che ha previsto, grazie ai nostri articoli, è da Bruno Corsini, confetti dal 1918. La mia Amica, ormai posso definirla così, assaggia i confetti, ma anche la cioccolata, che questo storico laboratorio artigianale prepara in varie “declinazioni”. Apprende con piacere la storia dell’attività e le varie lavorazioni, rimaste inalterate nel tempo e raccontate con passione da Giorgia Baroni. che porta avanti la passione e le tradizioni della famiglia Corsini.
Siamo al momento dei saluti, raccolgo le impressioni della nostra amica in due video: sicuramente positive proprio come quelle dei 10 piccoli blogger a Pistoia, una delle tante storie che mi sono “divertito” a raccontare. Se volete la trovate su Amazon: 10 piccoli blogger a Pistoia, magari leggendolo mi aiuterete a scoprire Pistoia e il suo mistero turistico …..
Ovviamente mi è arrivato il numero di Alpe Adria Magazin con il bellissimo, lungo e dettagliato articolo di Beate Giacovelli che parla di questo tour a Pistoia.
A me resta, oltre il ricordo di questa piacevole conoscenza, la soddisfazione del avere almeno una lettrice fuori Pistoia ……… Quando poi mi arriva, gradito omaggio, una copia della rivista, scopro con piacere di essere citato. Grazie Beate, ti aspetto ovviamente a Pistoia, la Capitale italiana del libro 2026!

